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lunedì 8 ottobre 2012

SETTIMANA DECISIVA PER IL FUTURO DELLA SPAGNA


Settimana decisiva per la Spagna
Vendite su tutte le Borse europee
Oggi il via libera dell'eurozona all'Esm, domani la visita in Grecia della cancelliere tedesca Angela Merkel. Sul fronte macroeconomico preccupa il rallentamento della Cina che condiziona tutta l'Asia


MILANO - Inizia la settimana decisiva per il futuro della Spagna e le Borse europee aprono la seduta in ribasso all'insegna delle prese di beneficio dopo la buona performance di venerdì scorso. Oggi i ministri delle Finanze dell'eurozona si riuniscono in Lussemburgo per dare il via libera formale all'Esm, l'European stability mechanism che sostituirà gradualmente l'Efsf: un risultato storico, secondo gli addetti ai lavori, ma, soprattutto - nei piani della Bce - un bazooka capace di stabilizzare l'eurozona. Il clima sui mercati finanziari resta, tuttavia, teso. Madrid non ha ancora annunciato la propria intenzione di chiedere l'intervento dell'Ue, mentre la troika deve dare il via libera alla nuova - e decisiva - tranche di aiuti per la Grecia. Atene è con l'acqua alla gola: nelle casse dello Stato c'è liquidità sufficiente solo fino a novembre. E domani, intanto, la cancelliera tedesca Angela Merkel si recherà in visita proprio ad Atene per la prima volta dall'inizio delle crisi: un segnale di apertura, secondo gli osservatori internazionale.

A Milano, quindi, Piazza Affari viaggia in calo dell'1,6%, mentre nel resto d'Europa Londra arretra dello 0,8%, Francoforte dell'1,4% e Parigi dell'1,3%. Sul fronte del debito sovrano lo spread, il differenziale di rendimento tra i titoli di Stato italiani e tedeschi, è in rialzo a quota 360 punti base con i Btp che rendono poco più del 5%, al 5,6% i bonos spagnoli. L'euro è in calo sotto quota 1,30 dollari. La moneta europea passa di mano a 1,2977 dollari.

Sul fronte macroeconomico preoccupano le stime della Banca Mondiale secondo cui la crescita della Cina subirà un vistoso rallentamento quest'anno con il Pil che si fermerà a +7,7% rispetto al +9,3% registrato nel 2011. Pechino paga una dinamica meno positiva delle esportazioni, ma anche una crescita più contenuta degli investimenti. Il rallentamento della Cina si ripercuoterà su tutta l'area che quest'anno crescerà, comunque, del +7,2%. In Europa, invece, la Banca di Francia ha confermato di attendersi un calo del Pil dello 0,1% nel terzo trimestre. Se il dato fosse confermato dall'Istituto nazionale di statistica Insee, si tratterebbe della prima contrazione del Pil francese dall'uscita dalla recessione nella primavera del 2009. Il surplus della bilancia commerciale della Germania ha registrato ad agosto un aumento a 18,3 miliardi di euro rispetto ai 16,3 miliardi di luglio.

Con la Borsa di Tokyo chiusa per festività le altre Piazze asiatiche si sono mosse all'insegna della prudenza. Sul fronte delle materie prime il prezzo del petrolio è sotto quota 89 dollari al barile. Sui mercati asiatici i future sul Light crude arretrano di 1,05 dollari a 88,83 dollari. I future sul Brent scendono di 1,10 dollari a 110,92 dollari. Apertura di settimana in ribasso per le quotazioni dell'oro sui mercati asiatici con il lingotto con consegna immediata che perde lo 0,6% e viene scambiato a 1.770 dollari l'oncia.

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