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martedì 30 ottobre 2012

URAGANO SANDY


SANDY SI ABBATTE SU NEW YORK. 13 MORTI, CITTA' AL BUIO



New York, 30-10-2012
Sandy, si e' abbattuta sulla costa orientale degli Stati Uniti provocando almeno 13 morti, allagamenti-record e devastazioni, e lasciando al buio sei milioni e mezzo di persone in 13 Stati, di cui 250mila solo a Manhattan. Le vittime si sono registrate dal West Virginia fino alla North Carolina e al Connecticut. 

 Scenario spettrale a New York, dove al Battery Park l'acqua ha superato i quattro metri di altezza, battendo il record di un metro raggiunto dall'acqua a Mahattan durante il terribile uragano Donna nel 1960. Ora l'acqua sta lentamente regredendo, ma la citta' e' paralizzata, con sette gallerie della metropolitana e sei depositi degli autobus completamente allagati, in quello che e' stato definito "il peggior disastro in 108 anni di vita della metropolitana newyorchese". 

 "Frankenstorm", come e' stato ribattezzato, ha prodotto il peggior blackout per New York dal 2003, quando l'intera citta' rimase al buio. La tempesta ha toccato terra ad Atlantic City intorno alle 20 ora locale con venti di 130 chilometri orari e onde di quattro metri. Poco prima Sandy era stata declassata da urgano a ciclone post-tropicale dal National Hurricane Center ma ha mantenuto intatta la sua potenza devastatrice che gli aveva gia' permesso di fare 67 morti nei Caraibi. Per piu' di un milione di persone e' stato dato l'ordine di evacuazione. Nella notte l'istituto geologico ha lanciato l'allarme frane in Maryland, Delaware, Virginia e Pennsylvania. 

Due persone sono state uccise in New Jersey per un albero abbattutosi sullo loro auto mentre una donna si e' schiantata contro un camion in West Virginia per il fondo stradale scivoloso a causa della neve. Una trentenne di New York ha perso la vita in seguito alla caduta di un albero sulla sua abitazione nel polare quartiere di Queens dove un'altra donna e' morta folgorata da una scarica elettrica. 
 Ad Atlantic City, completamente allagata, una persona e' morta d'infarto mentre veniva evacuata. Altre vittime ci sono state in Maryland mentre e' stata ritrovata morta una donna dell'equipaggio dispersa nel naufragio della nave-replica del Bounty affondata al largo del North Carolina e non ci sono ormai piu' speranze di salvare il comandante. Una vittima anche in Canada, dove si sono registrati venti molto sostenuti nel sud dell'Ontario e in Quebec: una donna e' morta a Toronto dopo essere stata colpita da un cartellone sradicato dai venti che soffiavano a 65 chilometri orari. 

 L'acqua e' entrata anche a Wall Street dove ha raggiunto il livello di 3 metri. L'ordine di evacuazione ha riguardato oltre 400.000 persone a New York dove sono stati chiusi tutti gli aeroporti, compreso il megascalo JFK. L'ospedale della New York University, nell'area di lower Manhattan, ha avviato le procedure di evacuazione perche' e' saltato il generatore di corrente mentre 19 operai della Con Edison sono rimasti bloccati per tre ore in una centrale elettrica in seguito ad un'esplosione e sono stati tratti in salvo con i gommoni. 

domenica 28 ottobre 2012

LORENZO CAMPIONE DEL MONDO


Lorenzo è campione del mondo
In Australia fa festa anche Stoner

Pedrosa cade al primo giro e “regala” il titolo al connazionale. Per Jorge 
è il quarto sigillo mondiale. Vince 
il padrone di casa, Rossi chiude 7°



Finiscono prima di cominciare le speranze di Dani Pedrosa di riagguantare l’eterno rivale e connazionale, Jorge Lorenzo, nella corsa verso il titolo della MotoGp. Lo spagnolo della Honda cade dopo le prime curve del Gran Premio d’Australia e lascia, praticamente subito, nelle mani del maiorchino il Campionato Mondiale 2012. Sempre sotto tono Valentino Rossi, solo settimo al traguardo, mentre festeggia nel migliore dei modi la sua ultima apparizione nella gara di casa, Casey Stoner (a Valencia chiuderà la sua veloce carriera) che, come previsto, domina dal semaforo verde fino alla bandiera a scacchi. 

Sei splendide vittorie, due con la Honda, quattro con la Ducati. Ma Stoner si gode quest’ultima impresa come se fosse un titolo mondiale. Quest’anno, quello dell’annunciato ritiro, il sapore dello champagne sul gradino più alto del podio ha tutto un altro sapore. «È stato un week end fantastico - ha detto l’australiano al parco chiuso - è andato tutto bene e sono soddisfatto come non mai di quanto ho fatto, per me era importante vincere e fare bene davanti al mio pubblico, sono entusiasta». Non è comune vedere Stoner soddisfatto, lo sanno bene i ragazzi del suo team, che lo seguono dai tempi della Ducati. Dopo aver ottenuto il miglior tempo nelle libere e nel turno ufficiale, l’australiano ha fatto un debriefing molto duro sulla Honda, tant’è che lo stesso vice presidente della HRC, Shouei Nakamoto, ha scherzato dicendo «ovviamente Casey sta dicendo che la moto non va». Ma la RC213V in mano a Stoner è capace di fare cose mai viste e a Phillip Island disegna sempre nuove linee. Ora bisognerà vedere se quella di Valencia tra due settimane sarà l’ultima delle gare di Stoner. «Non penso alla gara di Valencia come l’ultima gara. Penso che sarà l’ultima gara di questa fase. Chissà, magari posso anche ripensarci e tornare a correre, non lo so vedremo. Ho preso le mie decisioni ragionando bene con la mia famiglia, ma se ritroverò le emozioni potrei anche ripensarci». 

Ma il giorno fantastico di Stoner, quello dell’emozione, coincide con il quarto sigillo di Jorge Lorenzo, che con il secondo posto ottenuto oggi è matematicamente campione del mondo della MotoGP. Lorenzo, dopo quello vinto nel 2010, è al secondo mondiale della classe regina, lontano dai numeri di Rossi, certo, ma in questa stagione Lorenzo ha dimostrato di essere un pilota completo. Jorge ha aggressività quando serve, ma sa anche contare e lo ha dimostrato ragionando nelle occasioni importanti, dove si è accontentato pur di avere la classifica piena di numeri buoni. «Adesso sono felicissimo - ha detto Lorenzo - ma questa seconda parte di campionato non è stata facile. A Misano abbiamo avuto fortuna con la caduta di Pedrosa, ma io ho avuto sfortuna in Olanda. Mentalmente per me è stato difficile dovermi accontentare, ma questo è servito per avere costanza. Adesso arriveremo a Valencia e sarò un po’ più rilassato e magari potrò fare più spettacolo. Tra i due mondiali che ho vinto in Motogp, il migliore per me è stato questo, proprio per la maturità nei risultati, sono orgoglioso per quello che sono riuscito a fare. L’anno prossimo, sono contento che Valentino torni in Yamaha. Avremo un team più competitivo e questo è bene per la nostra marca e poi lui potrà tornare a lottare per il campionato».  

Non è andata bene, invece per Dani Pedrosa. Dopo solo un giro e mezzo la caduta che ha regalato il titolo a Lorenzo. Il pilota della Honda, però, ha fatto una seconda parte di stagione rilevante, quasi senza sbavature. «La mia stagione - ha detto Pedrosa - è stata molto positiva, soprattutto nell’ultima parte delle gare. Non ho avuto incidenti come negli anni scorsi e sono arrivato a giocarmi il mondiale alla fine. È stata una bella annata non ho da rimproverarmi nulla». Alla sua penultima gara in sella alla Ducati, invece, Rossi continua a soffrire, accusando un ritardo di oltre 37s nei confronti di Stoner. «Potevamo fare meglio - ha detto Rossi - nel senso che forse potevamo avere un po’ meno distacco, ma non potevamo fare meglio del settimo posto, anche perchè Bradl e Bautista davanti a me hanno fatto dei tempi che non siamo mai riusciti a fare nemmeno in prova». 

Moto2, Marquez campione  
In Moto2, un altro titolo iridato, quello di Marc Marquez è arrivato in anticipo e con un piazzamento. L’anno prossimo, il pilota catalano arriverà in MotoGp a prendere il posto di Stoner e dalla sua parte ha già l’ammirazione del capo della Honda Nakamoto, tra i primi ad abbracciarlo alla fine della gara. Per tutte le categorie, la gara di Valencia sarà più una festa di fine anno che uno scontro con il coltello nei denti. Mentre molti dei piloti penseranno già ai primi test del 2013, quelli che si faranno per tutte le classi da lunedì 12 a mercoledì 14 novembre. 

sabato 27 ottobre 2012

Dato per morto compare al suo funerale


Dato per morto, compare al suo funerale davanti ai suoi parenti

Il cadavere di Gilberto Araújo, 41 anni, era stato erroneamente identificato da suo fratello nella camera mortuaria di San Paolo, in Brasile.



Amici e parenti si erano riuniti per celebrare il suo funerale e dargli l’ultimo saluto. Il caso ha voluto che il presento defunto si presentasse, però, proprio durante il suo funerale tra lo sgomento e la paura generale. L’episodio è avvenuto in Brasile, nella zona rurale di Alagoinhas, a 107 km da Salvador de Bahia. Gilberto Araújo, 41 anni, era scomparso da casa da diverso tempo ed era stato identificato da suo fratello José Araújo Marcos nella camera mortuaria di San Paolo, credendolo vittima di un omicidio. José Araújo sentita la notizia del ritrovamento del cadavere di un uomo che per guadagnarsi da vivere lavava auto, si è precipitato all’obitorio per vedere se si trattasse proprio di suo fratello, finendo per riconoscerne (erroneamente) il corpo.


Il corpo velato è stato poi trasferito a casa della madre nella città di Alagoinhas, a circa 60 miglia da Salvador, dove la famiglia ha poi provveduto ad organizzare il suo funerale. “Un amico mi ha detto che c’era una bara e che io ero al suo interno,” ha detto. ”Così, mi son detto, ma io sono vivo”, ha aggiunto l’uomo, intervistato dai media locali. Araújo ha detto che quando ha chiamato un amico che frequentava la sua famiglia per dirgli che era vivo, questi ha pensato che si trattasse di uno scherzo di cattivo gusto. A quel punto il non-defunto ha deciso di tornare a casa.


Quando entrò in casa, il caos. “Per tutti è stato davvero uno shock. Le ragazze sono svenute, c’erano persone che correvano. La strada piena di biciclette, auto, di tutto”. La madre Maria Menezes ha detto: “Ho provato un grandissimo spavento, ma ora sono felice che mio figlio non sia morto ma sia qui con con la sua famiglia.” Il morto, reale, è stato identificato come Genivaldo Santos Gama. Gli investigatori sono ora alla ricerca di ulteriori informazioni.



venerdì 26 ottobre 2012

VIOLENZE SUBITE DAGLI ALUNNI IN UN ASILO TEDESCO


Bimbi costretti a mangiare il loro vomito, shock in un asilo tedesco
Le violenze subite dagli alunni dall'asilo St. Elisabeth di Herne, in Vestfalia, sono state scoperte per i comportamenti anomali che avevano in famiglia.



In quello che è un asilo privato cattolico della Germania, lo shock è davvero enorme. Bambini  maltrattati, torturati a detta dei genitori, da una loro insegnante. Come raccontato dal quotidiano tedesco Bild, le violenze a danno dei piccoli sono state scoperte per mezzo dello strano comportamento che i piccoli alunni mostravano a casa e in famiglia: incontinenza, inappetenza, attacchi di panico e crisi di pianto. Dalle testimonianze raccolte dai bambini sembra che la maestra, una donna di 30 anni dipendente dell’asilo St. Elisabeth di Herne, in Nordreno-Vestfalia, li avrebbe spesso costretti a mangiare contro la proprio volontà.

Quando i piccoli mangiavano, e poi rimettevano per il disgusto, erano spesso costretti a mangiare anche il proprio vomito. I piccoli, quando venivano puniti, per ore erano costretti a stare fermi in un angolo e spesso, quando se la facevano addosso non potendo recarsi al bagno, erano costretti a cambiarsi davanti a tutti i piccoli compagni di classe. Randa Houbban, madre di Joel, ha raccontato a Bild che il figlio: “Se la faceva sotto due o tre volte al giorno, vomitava e non mangiava più l’hanno dovuto mettere sotto flebo”.

La Procura locale ha aperto un’inchiesta e, come riferito da un portavoce della Polizia, le accuse alla maestra riguardano il presunto uso di violenza psichica e domestica sui bambini. Padre Christian Groene è rimasto scioccato per le accuse rivolte alla maestra, che sembra soffrisse di crisi d’ansia. Sia la 30enne che lo staff della direzione dell’asilo sono stati licenziati in tronco. Secondo padre Groene, bisogna ora che la situazione sia affrontata con la dovuta calma in modo che le piccole vittime possano essere curate nel migliore dei modi possibili, mentre la maestra dovrà difendersi dalle pesanti accuse che le sono state rivolte e dovrà, inoltre, ricevere un adeguato trattamento psichiatrico per realizzare le nefandezze che ha commesso nei confronti di innocenti bambini.

giovedì 25 ottobre 2012

LABBRA SCREPOLATE? ECCO I RIMEDI


Labbra screpolate: i migliori rimedi naturali
Prevenire e contrastare le irritazioni alle labbra beneficiando delle proprietà emollienti di "Madre Natura"



Sole, vento e freddo alla lunga tendono a seccare e screpolare le labbra. Le labbra screpolate, oltre ad essere un fastidioso inestetismo, alla lunga possono tradursi in una vera e propria problematica, visto che a lungo andare la secchezza delle labbra può generare sanguinamento, irritazione e ipersensibilità.

Labbra screpolate – Come prevenire il problema

Per evitare di incorrere in questa problematica, sarebbe preferibile usare un emolliente per labbra, applicandolo ogni ora. In questo caso bisognerà evitare di inumidire le labbra con la propria saliva. Nel caso in cui, invece, si desideri curare delle labbra già screpolate, niente di meglio dei seguenti rimedi naturali.

Labbra screpolate – Rimedi naturali

1) Olio essenziale d’incenso

Quest’olio essenziale veniva utilizzato nell’antico Egitto per la preparazione di cosmetici e maschere per la pelle. Oltre ad essere un perfetto antirughe, l’olio essenziale d’incenso è anche un formidabile emolliente.

Come utilizzarlo sulle labbra screpolate? Per ottenere dei buoni risultati, bisogna massaggiare le labbra con qualche goccia di olio essenziale di incenso dopo aver provveduto a diluirlo in un cucchiaino di olio di germe di grano.

2) Miele

Il miele è fenomenale contro le screpolature. Questo prezioso alimento va infatti a nutrire le labbra secche in profondità, favorendo la cicatrizzazione. Per poter godere dei benefici emollienti del miele, sarà sufficiente stenderne un piccolo strato sulle labbra per poi massaggiarle con delicatezza.

Per beneficiare di risultati eccellenti, potrebbe essere utile tenere il tutto in posa per almeno mezz’ora.

3) Tea Tree

Il Tea Tree è uno straordinario olio essenziale, particolarmente indicato per le irritazioni cutanee. Per godere degli effetti benefici del tea tree oil, è sufficiente versarne qualche goccia sulle labbra e massaggiare con cura.

4) Burro da cucina

Curare le labbra screpolate con del semplice burro da cucina? Si, è possibile. Per farlo sarà sufficiente prelevare una noce di burro e applicarle con cura sulle labbra. Bisognerà poi lasciare in posa per almeno una decina di minuti. Fatto ciò, non resterà che esfoliare le pellicine con uno spazzolino dalle setole morbide.

martedì 23 ottobre 2012

BLITZ A PALERMO, 41 ARRESTI


Mafia: maxi-blitz a Palermo, 41 arresti
Pizzo anche sulla fiction di Scamarcio



Palermo, 23 ott. - La mafia imponeva il 'pizzo' anche su uno sceneggiato televisivo girato a Palermo. E' emerso dalle indagini della polizia che hanno portato la scorsa notte all'arresto di 41 persone, accusate di essere capi e affiliati del mandamento della Noce.
Gli investigatori hanno monitorato le richieste estorsive pervenute a una casa cinematografica impegnata nella produzione di una fiction per la tv. I boss strozzavano anche molti imprenditori e commercianti, costretti a pagare le estorsioni agli esattori del clan. Non tutte le vittime hanno collaborato alle indagini. Maggiori dettagli verranno resi noti nel corso di una conferenza stampa il procuratore della Repubblica, Francesco Messineo, e il questore, Nicola Zito, terranno alle 10 negli uffici della Squadra Mobile. La fiction presa di mira dai boss e' "Il segreto dell'acqua", con Riccardo Scamarcio tra i protagonisti, girata a Palermo due anni fa e trasmessa dalla Rai. Il 'mandamento' della Noce aveva tentato di imporre alla casa produttrice "Magnolia" l'arruolamento di comparse e alcune ditte per le forniture necessarie al set. Ma la societa' non si era piegata alla richiesta e aveva denunciato tutto alla polizia.
L'indagine, condotta intercettazioni telefoniche e ambientali e pedinamenti, ha consentito di ricostruire i vertici e l'intero organigramma delle tre 'famiglie' incardinate nel mandamento della Noce: quella omonima e quelle di Altarello e di Cruillas-Malaspina. Identificati anche gli esattori del 'pizzo' che i clan imponevano a numerosi imprenditori e commercianti dei quartieri controllati. Alcune delle vittime hanno denunciato le estorsioni subite e hanno collaborato con gli investigatori. Le indagini hanno registrato una violenta reazione dei vertici "ufficiali" del mandamento al tentativo di ribaltare le gerarchie mafiose attuato da altri esponenti della cosca. Una serie di attentati incendiari ha fatto rientrare nei ranghi gli aspiranti leader.
E' inoltre emerso che i capimafia della Noce intrattenevano una fitta rete di relazioni con quelli di altre 'famiglie' mafiose della citta'. La polizia e' riuscita a monitorare alcuni incontri tra i boss per definire questioni criminali di comune interesse. Le casse del mandamento potevano contare, oltre che sul racket, anche sui guadagni di numerose agenzie di scommesse sportive dislocate in vari punti di Palermo e di fatto riconducibili a Cosa Nostra. Le agenzie, che sono state individuate anche grazie all'aliquota di personale della Polizia dei giochi e delle scommesse, sono state sequestrate.

lunedì 22 ottobre 2012

NICK VUJICIC L' UOMO NATO SENZA GAMBE E BRACCIA


Nato senza gambe e braccia, oggi si sposa: la storia del trascinatore Nick Vujicic
La vita di Nick Vujicic, nato senza arti a causa di una rara malattia chiamata tetramelia, che tra tanti trascorsi è culminata poco tempo fa con il matrimonio.



Non ha mai avuto le braccia, né ha mai avuto le gambe. Ma quello di cui è estremamente dotato – e capace di trasmettere – è la voglia di vivere. Si chiama Nick Vujicic l’uomo che della sua vita ha fatto un esempio per chiunque.

Di origini serbe, nacque a Melbourne 30 anni fa. Fu da subito privato di tutti i suoi quattro arti a causa della tetramelia, una malattia genetica le cui varianti – che possono colpire anche solo una coppia d’arti – hanno un’incidenza di 1,5 persone affette su 100.000. L’unica eccezione è data da due piccoli piedi, uno solo dei quali è dotato di due dita. Nick ebbe, com’è prevedibile, un’infanzia travagliata a causa degli atti di bullismo da parte dei compagni di scuola. Pregava spesso, supplicando Dio di fargli crescere gli arti ma, perdendo le speranze, cadde in depressione ed iniziò a pensare al suicidio già all’età di otto anni. Un giorno, Nick lesse un articolo di giornale che descriveva un uomo, affetto da handicap, che affrontava le sue disabilità nonostante le mille difficoltà: la lettura rappresentò una svolta nella sua vita, comprendendo di non essere il solo a dover affrontare avversità come le sue e di poter essere un esempio per molti. Fu all’età di 17 anni che Nick diede vita alla sua organizzazione non-profit per disabili, chiamata “Life Without Limbs“, che in italiano vuol dire “Vita senza arti”.

Durante la sua vita, Nick ha fronteggiato gli ostacoli fisici sfruttando al meglio le sue limitate capacità. Ha, infatti, imparato a scrivere con una delle due dita del suo piede sinistro, grazie anche all’aiuto di un apparecchio agganciato al dito. È riuscito, inoltre, ad imparare ad usare il computer, radersi, rispondere al telefono e svolgere molte attività che, con una così ridotta capacità motoria, sembrerebbero impensabili.

Oggi Nick è uno speaker motivazionale di fama mondiale. Scrive libri, partecipa a show televisivi e diffonde la sua parola con qualunque mezzo: viaggia ovunque, di continente in continente, andando a donare speranze ai bambini – e non solo – affetti da disabilità, riuscendo altresì ad essere d’esempio a chi nasce senza affezioni del genere.

Dopo un’infanzia che l’ha visto preda della depressione ed una gioventù che l’ha visto regalare speranza e motivazione, Nick corona la sua vita sposandosi con la sua metà, Kanae Miyahara. La sua pagina ufficiale di Facebook è invasa da migliaia e migliaia di ammiratori da tutto il pianeta, che esprimono le loro congratulazioni per il matrimonio avvenuto.

Ogni persona, con evidenti difficoltà o meno, potrebbe trarre esempio dal personaggio Nick Vujicic. Che sia nei momenti in cui c’è bisogno di mantenere i piedi per terra, che sia nei momenti in cui, da terra, c’è bisogno di risollevarsi. Sia quando a prevalere è l’invidia verso qualcun’altro che ha quel che noi non abbiamo e vorremmo avere, sia quando a prevalere è lo sconforto per un baratro da cui sembra impossibile risalire.


Di seguito, un toccante video – sottotitolato in italiano – in cui Nick Vujicic tiene un discorso ad un pubblico di adolescenti





sabato 20 ottobre 2012

SFIDA JUVE-NAPOLI... CHI VINCERA' ?


Juve-Napoli, sfida al vertice

Il primo round di Juve-Napoli fu la SuperCoppa di Pechino. Tre espulsi e tante polemiche



Stessi punti ma due modi diversi di arrivare al gol

MASSIMILIANO NEROZZI
Non fatevi ingannare dalla targa, il 3-5-2 pur nelle varie inclinazioni, e dai punti razziati in classifica, 19, perché poi Juve e Napoli seguono strade ben diverse. A partire dall’equipaggio: dal tutti per uno (Cavani) all’uno per tutti (dieci goleador bianconeri). Il che non significa essere tutti uguali, e per questo le assenze di Buffon (adduttori) e Vucinic (influenza intestinale), neppure convocati per il duello, un po’ potrebbero pesare.  

Però, altra differenza, l’unica squadra che può farne a meno è proprio la Juve, se Antonio Conte finora ha arruolato titolari 19 giocatori, contro i 15 fatti partire nelle prime sette giornate da Walter Mazzarri. Diversi anche i tecnici, che pure si stimano, e molto, ma non si amano. Aspettando il via, dentro lo Juventus Stadium, alle sei della sera, c’è già il record d’incasso, il record di presenze stagionali e quello del settore ospiti. Oltre cento Paesi con gli occhi delle tv spalancati in diretta: dal Kazakistan all’Indonesia, dalla Corea al Brasile, passando per Emirati e Africa. 

Cavani e la Coop del gol  
Un top player, di quelli cercati in estate, mette piede sul territorio bianconero, ma ha l’uniforme nemica. Edinson Cavani è l’artiglieria del Napoli: sei gol, contro una Juve che ha i migliori fucilieri con metà dei centri (tre). Stavolta, davanti, toccherà a Quagliarella e Giovinco. Per Mazzarri segna soprattutto chi per quello è stato assunto: 9 reti su 14 hanno la griffe degli attaccanti, contro le 8 su 17 fabbricate dai colleghi di reparto bianconero. Conte ha però spedito in meta dieci giocatori, undici mettendo nel conto anche la Champions. Il Napoli poco più della metà, sei. La Juve sa segnare da fermo, la concorrenza no, se il conto delle punizioni vincenti è chiaro: Pirlo tre, Napoli zero. 

Chi assalta e chi aspetta  
«Abbiamo gli stessi numeri, ma vediamo il calcio in maniera diversa, noi facciamo calcio propositivo», spiega Massimo Carrera facendo un po’ arrabbiare Mazzarri. Possesso palla, dislocamento delle truppe e flussi di gioco sono indizi per non dare torto al bianconero. La Juve cerca di imporre il proprio gioco e, prevalentemente, occupa la metà campo avversaria, alzando la trincea con un pressing molto alto. Il Napoli, detto brutalmente, aspetta e riparte, cercando di lucrare lo spazio e il tempo per le ripartenze che lo rendono letale. 

La ragnatela e i lanci  
Il protocollo juventino, per dirla con il breviario dell’allenatore, prevede un gioco corto e frequenze alte di tocco. Cioè, tanti passaggi e lanci lunghi piuttosto rarefatti. I bianconeri arrivano ad attaccare anche con sei giocatori. Le due punte, la coppia d’esterni, e due centrocampisti. Altro che Zeman. L’efficacia di Mazzarri s’innesca invece con i cambi di campo e i lanci lunghi (4 gol) per scavalcare il centrocampo. Ognuno sfrutta il proprio armamento, e quello del Napoli sono punte rapide, o un centrocampista abile a intrufolarsi in area, Hamsik (3 reti). Solitamente, però, l’assalto è portato da tre, quattro giocatori. 

L’inganno di Pirlo  
Con le sue punizioni rasoterra, Pirlo è stato docente pure di Messi. La fama sui lanci lunghi, invece, inganna. Quello che in Nazionale ha spedito in gol Balotelli, con la Juve è opzione meno usuale: zero gol, e unico danno collaterale l’espulsione di Brkic, a Udine. Per il resto, il regista organizza con mappe e cronometro. Di lanci, ne fa largo uso il Napoli, che limita invece i tiri dal limite dell’area: nella specialità, 3 gol a zero per la Juve. Anche se poi stasera conterà segnare, e non importa come. 

PORNOGRAFIA, PROVOCA IMPOTENZA


Pornografia, rischia di far diventare impotente il maschio
Il sesso è sempre un argomento annoso per quanto riguarda il web, spesso accusato di essere solo un "bordello mondiale". Adesso però l'accusa alla pornografia online è più specifica: provocherebbe impotenza nei maschi.




Secondo gli esperti l’eccessivo utilizzo di materiale pornografico, troppo facilmentre fruibile attraverso il web renderebbe la sessualità “virtuale” anche a letto, causando negli uomini delle forme di impotenza o incapacità ad eccitarsi.

L’allarme viene dalla Società italiana di Andrologia Medica e Medicina della Sessualità, che ha effettuato uno studio su un campione di ben 28000 utenti maschi di siti pornografici. I test hanno rivelato che la sempre più precoce frequentazione di questi siti da parte degli adolescenti interrompe o comunque perturba la loro naturale maturazione sessuale, perché la possibilità di partecipare al gioco sessuale online, attraverso chat e siti appositi causa un’assuefazione prima del tempo ed un’inibizione nei successivi atti sessuali nella realtà.

La conseguenza peggiore è “l’Anoressia Sessuale”, ossia la totale mancanza di desiderio sessuale, che, se avviene all’interno della coppia, ne causa solitamente la rottura. L’incipit per questa ricerca è venuto da un aumento del calo di desiderio registrato proprio fra i ragazzi fra i 20 ed i 25 anni, ossia quella in cui il sesso dovrebbe essere fra le attività considerate più interessanti. Ciò non è cambiato, ma sempre più spesso succede che si sostituisca un partner online invece che uno nel mondo reale.

La BBC One Newsbeat ha intervistato la 19enne Hannan Ewens, che ha sostenuto che i ragazzi della sua età pretendono partner con le stesse prestazioni delle pornostar, prestazioni a cui sono abituati sui video online, ma decisamente difficili (psicologicamente e fisicamente a volte) per persone normali. Per cui la competizione diventa sfavorevole per le partner della vita reale.

In realtà gli stessi maschi, che rimproverano le ragazze per la poca inventiva, non brillano loro stessi per fantasia; infatti chi guarda troppa pornografia sul web tende ad essere sessualmente passivo, preferendo che faccia tutto il partner mentre si rimane a guardare. Insomma, una questione complicata che urta interessi economici enormi e difficili da contrastare con campagne informative come quelle per la droga, l’alcool od il fumo.

BERE SPERMA FA BENE ALLA SALUTE

Bere sperma fa bene alla salute e aiuta a combattere la depressione
Lo studio, condotto su 293 donne, dice che lo sperma contiene ormoni quali il cortisolo e l’ossitocina che hanno effetti antidepressivi migliorando l'umore.




Secondo quanto dimostrato da un recente studio, lo sperma fa bene alla salute mentale e fisica. Sia che entri nel corpo attraverso il sesso orale o rapporti sessuali senza preservativo, le “sostanze chimiche che alterano l’umore” contenute nel liquido seminale riducono la depressione, aumentano l’affetto e vi aiutano a dormire. Ricercatori dell’Università Statale di New York, dalla quale proviene lo studio, hanno scoperto che le donne che hanno regolarmente rapporti sessuali non protetti sono meno depresse.

Medici hanno dimostrato che lo sperma migliora l’umore elevando l’estrone e l’ossitocina, il cortisolo, la melatonina, l’anti-depressivo prolattina, l’ormone di rilascio della tireotropina  e la serotonina. Per giungere a tali risultati, lo studio ha esaminato la vita sessuale e la salute mentale di 293 donne del campus dell’università statale di New York. I ricercatori hanno anche chiesto alle intervistate di completare il Beck Depression Inventory, che è comunemente usato per misurare l’umore basso.

I risultati hanno rivelato che le donne sessualmente attive che “mai” usano il preservativo durante i loro rapporti, hanno mostrato sintomi depressivi significativamente minori rispetto a quelle che “sempre” o “di solito” hanno usato il preservativo con i loro partners sessuali. I risultati, che sono stati pubblicati negli Archives of Sexual Behaviour journal, dimostrano anche  che le donne che si sono descritte come “promiscue”, ma fanno usare comunque il preservativo ai loro compagni sono depresse così come quelle che praticano l’astinenza. Dunque, il team autore dello studio, rileva che questo suggerisce che è lo sperma, non solo il sesso in sé e per sé, che rende felici le donne.

Lo studio ha teorizzato anche che le donne in gravidanza spesso hanno la nausea perché i loro corpi stanno rifiutando materiale genetico dello sperma come estraneo. Ne consegue quindi che l’ingestione dello sperma stesso è tale da permettere al corpo di sviluppare una tolleranza, secondo quanto riportato dal New York Daily News.

SISTEMA PER RISPARMIARE CARBURANTE, IGNORATA IN ITALIA


Inventa il sistema per risparmiare carburante, in Italia viene ignorato

Un meccanico italiano ha messo a punto un sistema, chiamato Kds, che permette di dimezzare i consumi di carburante, abbattere le emissioni del 60 per cento e allungare la vita del motore dell’80 per cento. L'idea, completamente ignorata in Italia, ha riscontrato invece il favore della motorizzazione svizzera.



In tempi come quelli correnti, permeati dalla crisi economica e dall’aumento dei costi, dovrebbe essere considerata un’idea geniale, ma in Italia è stata completamente ignorata. Leonardo Grieco, un meccanico di lungo corso di Saltrio (Varese) ha messo a punto un sistema che permette di dimezzare i consumi del carburante, abbattere le emissioni del 60 % e allungare la vita del motore di circa l’80 %. Questa straordinaria invenzione si chiama Kinetic Drive System (Kds) ed è stata già brevettata, ottenendo dalla motorizzazione svizzera l’autorizzazione ad essere installata sulle vetture. In un’officina del Canton Ticino è infatti possibile far mettere il Kds sulla propria auto, per un costo inferiore ai 2 mila euro.

Difficile comprendere il meccanismo del Kds per chi non si intende di motori, ma come ha spiegato il suo inventore: “Una volta accelerata la massa, la macchina resta su un numero di giri ottimale e ad ogni cambio di marcia, grazie a questo sistema, si risparmiano 700 giri motore. Infatti, mentre normalmente si scende al minimo di giri, qui si utilizza il motore soltanto quando dà la coppia migliore, fra i 1700 e i 2300 giri. Praticamente, a parte lo spunto iniziale, la macchina viaggia quasi sempre a basso regime, basta dare un colpo di gas ogni tanto e ci si mantiene a velocità di crociera. Il pedale della frizione non c’è e per cambiare si usa solo la mano”.

Il signor Grieco ha montato il sistema da lui brevettato su una vecchia Skoda 1900 turbo diesel: “Ho già fatto 50 mila chilometri con questa macchina e i risultati sono sorprendenti. Questa auto, che oggi ha 290 mila chilometri, fa abitualmente attorno ai 500 chilometri con un pieno, da quando ho montato il sistema Kds sono stabilmente sopra i mille”. Sicuramente, qualora consumi e risparmi saranno provati con certezza anche su altre auto, la scoperta potrà essere definita a dir poco sensazionale: “Questa scoperta potrebbe valere metà del combustibile mondiale, ci ho speso dieci anni di lavoro e tentativi. Soldi, tempo e impegno. Nessuno ha però voluto darci retta. Nessuno ha voluto vederlo e capirne il funzionamento. Abbiamo scritto alle case automobilistiche di tutto il pianeta: a Marchionne, a Montezemolo, negli Stati Uniti, in Corea, dappertutto. Abbiamo speso un capitale in lettere e raccomandate. Le risposte che ci sono arrivate sono tutte uguali. Hanno tutte lo stesso desolante tenore, ne ho un cassetto pieno”.

Le risposte giunte al meccanico italiano, infatti, sono state sempre le stesse ma Grieco non riesce a non esprimere il suo disappunto: “Questi signori dovrebbero scendere dalle loro scrivanie e toccare con mano, sedersi sulla macchina e provarla prima di dire che non gli interessa. Prima provi, studi, poi mi dici che non funziona. Una bocciatura motivata la posso anche accettare. Ma una chiusura a priori no. Nelle cose, per capirle, bisogna metterci il naso”. Per questo l’uomo ha dovuto far espatriare la sua idea in Svizzera. “Siamo andati alla motorizzazione del Canton Ticino, hanno provato il sistema, hanno verificato le caste e dopo dieci giorni avevamo in tasca l’autorizzazione a montarla. Una cosa simile in Italia, con tutta la burocrazia, sarebbe impossibile” ha aggiunto il brevettatore italiano.

BUFALA SUL WEB


Bufala sul web, Ministero degli Interni accede ai profili Facebook
Secondo un messaggio circolato sul social network, il Ministero degli Interni italiano avrebbe avuto accesso agli account, ma la notizia è falsa.



In rete, si è diffusa nuovamente la notizia che il Ministero degli Interni e la Polizia Postale hanno l’accesso ai profili registrati su Facebook. Anche sul social network di Mark Zuckerberg le voci hanno fatto il giro delle bacheche e, come saprete, gli allarmismi si sviluppano velocemente, tramite link e notizie postate dagli utenti. In realtà, però, si tratta di una bufala, in quanto il Ministero non ha accesso agli account e non potrebbe averlo senza specifico mandato della Magistratura. Per rincarare la dose e rendere verosimile la notizia, è stata aggiunta anche la falsa notizia riguardante la privacy di Facebook. Ecco quanto possiamo leggere dai post che sono circolati sulla piattaforma sociale:

IL MINISTRO DEGLI INTERNI ITALIANO HA CHIESTO ( E OTTENUTO) L’ACCESSO AI PROFILI FB. QUINDI COPIA-INCOLLA IL SEGUENTE MESSAGGIO. Dichiaro quanto segue: Qualsiasi persona o ente o agente o agenzia di qualsiasi GENERE , struttura governativa o privata, NON HANNO IL mio permesso (tranne su richiesta esplicita e con consenso mio personale) di utilizzare informazioni sul mio profilo, o qualsiasi parte del suo contenuto compaia nel presente, compreso ma non limitato alle mie foto, o commenti sulle mie foto o qualsiasi ARGOMENTO pubblicata nel mio profilo o diario.

Il messaggio che si è diffuso su Facebook continua così:

Sono informato che a tali strutture è strettamente proibito divulgare, copiare, distribuire, diffondere o raccogliere informazioni o intraprendere qualsiasi altra azione riguardante o contro di me tramite questo profilo e il contenuto dello stesso. Divieti precedenti si applicano anche ai dipendenti, stagisti, agenti o qualsiasi personale sotto la direzione o il controllo di dette entità. Il contenuto di questo profilo è privato e le informazioni in esso contenute sono riservate al circolo di persone alle quali esso è destinato.

La violazione della mia privacy è punita dalla legge. CC – 1 – 308 -1-103. Facebook è ora un’entità quotata in borsa PERTANTO RESA PUBBLICA AZIENDA QUINDI SOTTOPOSTA AD OBBLIGO DELLA LEGGE SULLA PRIVACY. Siete tutti vivamente consigliati di pubblicare un bando tipo questo, o se preferite, copiare e incollare direttamente questa versione. Non pubblicare tale dichiarazione almeno una volta, permette indirettamente l’uso di oggetti quali immagini e informazioni contenuti nei vostri aggiornamenti di stato pubblici.

"POSSESSORI DI SMARTPHONE E EMAIL SIETE FREGATI"


Wikileaks, Assange: “Possessori di smartphone e email, siete tutti fregati”

Julian Assange mette in guardia gli utilizzatori di iPhone, Blackberry e Gmail, affermando che queste piattaforme sono adoperate come spia.



Il fondatore di Wikileaks, Julian Assange, ha messo in guardia gli utenti di smartphone ed e-mail: ‘Siete tutti fregati’. L’hacker australiano ha dichiarato che le aziende produttrici di smartphone e i siti che rilasciano account email, starebbbero vendendo le informazioni ottenute dai telefoni cellulari e computer, raccogliendole mediante un attento monitoraggio delle persone.

Secondo il signor Assange, più di 150 organizzazioni di tutto il mondo hanno la possibilità di utilizzare i telefoni cellulari come dispositivi attraverso i quali intercettare i messaggi e ascoltare le chiamate. Tali società poi vendono le informazioni ricavate all’ingrosso, che consistono, sostanzialmente, in dati di reti di telecomunicazioni di intere popolazioni. Lo ha dichiarato in una conferenza stampa presso la City University di Londra: la pubblicazione dei file sarebbe un vero e proprio attacco di massa. Assange ha chiesto al pubblico di studenti presenti in sala e alla stampa: “Chi ha un iPhone qui?” e “Chi ha qui un BlackBerry? Chi utilizza qui Gmail? Beh, siete tutti fregati”. Assange ha affermato che queste intercettazioni, anche se legittime, conducono la popolazione mondiale in uno ‘stato totalitario di sorveglianza’. Oggi Wikileaks ha rilasciato 287 documenti, in collaborazione con il sito Web spyfiles.org. In tutti i paesi, come gli Usa, il Regno Unito, l’Australia, il Sud Africa e il Canada si starebbero mettendo in piedi sistemi di spionaggio dell’informazione, che viene venduta a dittatori e democrazie allo stesso modo, secondo Assange. L’attivista australiano ha detto: “Oggi abbiamo comunicato oltre 287 files che documentano la realtà del settore di sorveglianza di massa internazionale, un’industria che ora vende apparecchiature a dittatori e democrazie, al fine di intercettare intere popolazioni. In Australia, l’industria di sorveglianza è cresciuta negli ultimi 10 anni, coinvolgendo 160 aziende e 25 paesi”.

Il progetto Wikileaks sta affrontando difficoltà finanziarie, a causa soprattutto della strada sbarrata da società come Paypal, Mastercard, Visa, Bank of America e Western Union.

venerdì 19 ottobre 2012

DE ROSSI IN BILICO


Roma, De Rossi in bilico: Zeman 
lo schiera tra le riserve. Guai muscolari per Totti
Prove generali in casa Roma per la trasferta di domenica a Genova: Daniele con i titolari solo da intermedio




ROMA - Un’altra giornata passata all’insegna del non c’è niente da chiarire. A Trigoria si lavora e si parla poco. Doppia seduta. Daniele De Rossi comunque protagonista. Non perché abbia litigato definitivamente con Zeman, ma solo perché in mattinata, mentre la squadra si allenava, lui era in palestra per cure fisioterapiche. Affaticato, mezzo contuso (tibia), tanto che il giorno prima, al rientro dalla nazionale, aveva svolto un lavoro blando, con passo un po’ claudicante. Non era al top, insomma. Nel pomeriggio, sorpresa: Daniele si ritrova in campo insieme con tutti gli altri. Sta meglio, può rischiare. Prove tecniche di formazione. Altra sorpresa (fino a un certo punto, visto il precedente), Daniele viene schierato inizialmente nella formazione delle riserve. Indicazione definitiva? No. Anche perché nel secondo atto della partitella in famiglia, De Rossi viene inserito tra i titolari. Mai da centrale, comunque. Sempre e solo da intermedio di centrocampo, con centrale di riferimento sempre Tachtsidis. Zeman sotto questo aspetto sembra categorico; De Rossi invece poco convinto, pur ascoltando con attenzione i dettami del boemo in allenamento.

Sono solo prove. Indicative, ma pur sempre prove. Un po’ di cronaca: nel centrocampo iniziale, con i fratini dei titolari, figurano Bradley a destra, Florenzi a sinistra, Tachtsidis in mezzo. De Rossi gioca dall’altra parte insieme con Perrotta e Pjanic (apparentemente sembra più forte questo terzetto con non quello dei titolari), in mezzo però. Goicoechea, Piris, Burdisso, Romagnoli, Nego; Lopez, Tallo, Marquinho sono i restanti otto compagni di De Rossi, mentre Svedkauskas, Taddei, Marquinhos, Castan, Balzaretti, Lamela, Osvaldo (tripletta) e Destro compongono la restante formazione dei titolari, orchestrati da Tachtsidis. Nel secondo tempo, come detto, cambio. De Rossi finisce nella formazione dei titolari insieme con Pjanic, il punto fermo centrale rimane Tachtsidis. 

Pensabile che De Rossi non giochi domenica sera contro il Genoa? Pensabile, visto soprattutto quello che è successo due domeniche fa contro l’Atalanta. Ma in mezzo ci sono state due partite della nazionale nelle quali De Rossi ha segnato due reti, fornendo anche prestazioni confortanti. Non da centrale ma da intermedio di centrocampo, là dove lo vuole Zeman, anche se con compiti diversi. Probabile, invece, che Daniele faccia parte della formazione titolare, ma sempre al fianco del greco Tachtsidis. La verità è che al momento non ci sono certezze e, parlando di De Rossi, è già una notizia. E le prove sul campo sono indicazioni, non dogmi. Ad esempio: il giovedì prima di Roma-Atalanta, Zeman nella formazione dei titolari aveva provato sempre De Rossi centrale, mentre Tachtsidis stava tra le riserve, poi abbiamo visto cosa è successo. Oggi si capirà qualcosa di più. E, chissà, magari toccherà a Taxi quello che è successo a Daniele con l’Atalanta. Staremo a vedere.

Non si sono allenati con il resto del gruppo Stekelenburg, Dodò e Totti. Solo il capitano preoccupa. Ha un risentimento al flessore e ha fatto solo fisioterapia e corsetta con il suo preparatore Scala. Zeman ha così provato Destro nel ruolo di attaccante sinistro ed è forse questo l’unico modo per vedere in campo domenica l’ex attaccante del Siena (e Genoa). Se Totti recupera - oggi dovrebbe tornare ad allenarsi con il gruppo almeno per una delle due sedute - sarà lui l’esterno dell’attacco a Marassi, completato poi da Osvaldo e Lamela. Osvaldo scavalca Destro sia in nazionale sia nella Roma, con Zdenek che - con Prandelli - sostiene non possano giocare insieme. Sedici milioni di euro spesi per Destro: perché?

giovedì 18 ottobre 2012

VACCINI RITIRATI

Vaccini ritirati, ma è solo precauzione
Oltre 2 milioni di vaccini richiamati in tutta Italia


Sono oltre 2 milioni le dosi di vaccino antinfluenzale richiamate in via precauzionale. La decisione è della stessa azienda produttrice, l'olandese Crucell, in base a “potenziali pericoli” legati a due lotti del farmaco Inflexal V. In realtà, nessuna delle dosi di quei lotti è mai arrivata in Italia, ma per precauzione l'azienda ha deciso di non commercializzare neanche gli altri vaccini.
La Crucell copre circa il 10 per cento del fabbisogno italiano di vaccini contro l'influenza, ma secondo il Ministero non ci sarebbe alcuna difficoltà a reperire altrove le dosi mancanti, riconfermando così il calendario vaccinale previsto da metà ottobre a metà dicembre.
Gianni Rezza, direttore del Dipartimento di malattie infettive dell'Istituto Superiore di Sanità, spiega: “in alcune dosi si è registrato un fallimento ai test di sterilità. Non vuol dire che sia con ciò confermata la presenza nelle dosi esaminate di patogeni pericolosi, potrebbe anche trattarsi di batteri innocui. Il resto è stato bloccato a scopo cautelativo”.
Anche il Ministero della Salute, in una nota, tende a smorzare l'allarme suscitato dalla notizia: “i vaccini sono estremamente controllati. I controlli sono ferrei e quando si rileva un problema, che può accadere, perché comunque si tratta di prodotti biologici, le aziende ritirano non solo i lotti sospetti, ma l'intera produzione. È una misura precauzionale che viene sempre adottata, quando si individua anche solo un minimo rischio. Assicuriamo che non vi sono rischi per la salute”.
“Non c'è alcun problema di sicurezza per i cittadini - conferma Rezza -. Gli altri vaccini in distribuzione sono sicuri, grazie a un sistema di controllo molto rigido. Inoltre il problema è circoscritto, poiché la Crucell è una ditta minoritaria rispetto al quantitativo di vaccino antinfluenzale prodotto”.

lunedì 15 ottobre 2012

XBOX MUSIC


MICROSOFT LANCIA XBOX MUSIC

Microsoft ha lanciato ufficialmente il proprio nuovo servizio integrato di musica on-the-cloud chiamato Xbox Music, disponibile a partire già da domani per le console di Redmond e dal prossimo 26 ottobre per device Windows 8 e Windows Phone 8 based, per fare concorrenza a Spotify, Pandora e iTunes.




Xbox Music è il nome ufficiale della nuova piattaforma cloud per la fruizione di musica sviluppata da Microsoft per unificare i servizi di tutti i suoi prodotti, dalle console Xbox agli smartphone con Windows Phone 8, fino ai tablet, ai notebook e ai desktop PC con Windows 8. Il servizio, che nasce per competere con altri simili come Spotify o iTunes, consentirà di scaricare a pagamento singole tracce o interi album sincronizzandoli poi automaticamente su tutti i device compatibili e ascoltare in streaming tutta la propria musica preferita tramite diversi profili di abbonamento.

Il servizio potrà contare su un numero di tracce complessivo pari a circa 30 milioni, anche se non in tutti i mercati la quantità sarà la stessa, ad esempio negli Stati Uniti saranno disponibili 18 milioni di brani e non tutte le piattaforme potranno godere di profili d'uso gratuiti. Ad esempio i possessori di una XBox 360 dovranno essere già forniti di un account di tipo Xbox Live Gold e acquistare poi un pass. Quello da 9.99 dollari al mese consentirà accesso illimitato alla riproduzione audio e video in streaming sulla propria console, mentre chi preferirà acquistare la propria musica o i film preferiti avrà accesso allo Xbox Music Store e da qui sarà possibile anche optare poi per la cache online in luogo del download in locale, così da poter riprodurre i brani quando si vuole senza occupare memoria aggiuntiva.
Anche per gli utenti di Windows Phone 8 non ci saranno piani gratuiti ma, come accade già con Spotify, bisognerà essere un abbonato pagante per accedere allo streaming diretto. Microsoft inoltre è al lavoro per supportare anche altre piattaforme come Apple iOS e Google Android e sta sviluppando Social Music, il servizio di integrazione per i social network che consentirà di condividere musica e video con i propri contatti. Infine Xbox Music offre alcune funzionalità già viste per altri servizi simili. Ad esempio SmartDJ consentirà di creare playlist a partire da un artista specifico di nostra scelta a cui saranno abbinati altri simili, proposti dal servizio stesso, come fa Pandora, ma in realtà come faceva già da diverso tempo Zune Software, la cui funzione aveva lo stesso nome, o Apple iTunes.
Proprio come quest'ultimo poi anche Xbox Music sarà in grado di rilevare le nostre collezioni in locale, caricandole nel cloud così da rendercele disponibili ovunque attraverso tutti i device dell'ecosistema. I primi a poter accedere al servizio saranno i clienti di Xbox 360 di 22 Paesi che, da domani, potranno provare gratuitamente il servizio oppure acquistare un Xbox Music Pass. Seguiranno gli utenti dei device Windows 8/RT based, a partire dal prossimo 26 ottobre e chiuderanno infine quelli di Windows Phone 8, poco dopo.
Dopo i primi 22 Paesi altri ne saranno man mano aggiunti nel corso del 2013. Per chi invece non abbia intenzione di passare a uno di questi sistemi operativi e voglia restare con Windows 7 o Windows Phone 7.5 non ci sarà alcun porting di Xbox Music, tuttavia sarà possibile continuare a usare Zune Music, accedendo allo stesso nuovo catalogo, ma non si potrà usufruire dei servizi di sincronizzazione cloud e di streaming dei file acquistati.

domenica 14 ottobre 2012

ALLARME MALTEMPO

Maltempo, è allarme per la capitale
«Lunedì romani restate a casa»
L'appello del sindaco Alemanno e della Protezione civile. Sacchi di sabbia lungo i canali. Tiburtina Valley e infernetto sorvegliati speciali


ROMA - «Scenario non ordinario». «Rischio di un evento meteorologico estremo». «Limitare gli spostamenti». Nella capitale è già allerta maltempo in attesa di lunedì. Gli esperti parlano di «perturbazione molto importante» che potrebbe portare anche «eventiconcentrati ed estremi» in alcune zone del centro-sud ha parlato il capo del Dipartimento nazionale Franco Gabrielli. E così, mentre la macchina della prevenzione si è accesa, la capitale sta passando un weekend in ansia per le piogge e i temporali previsti a partire dalla tarda mattinata di lunedì. Per poi proseguire anche martedì. È ancora vivo il ricordo del nubifragio del 20 ottobre di un anno fa, che mise in ginocchio la città.

Le scuole della Capitale rimarranno aperte. Lo ha detto il sindaco Gianni Alemanno, che, a margine della Granfondo Campagnolo Roma, ha spiegato: «Ne abbiamo discusso con il capo della Protezione Ccvile nazionale e abbiamo concordato che non ci fossero gli estremi per la chiusura delle scuole». «Stiamo attendendo di avere un quadro definitivo», ha aggiunto Alemanno, spiegando che «in base a questo saranno modulati gli sforzi per domani». In ogni caso, il sindaco ha tenuto a raccomandare nuovamente «prudenza», invitando tutti i cittadini a «evitare spostamenti non necessari».

Gabrielli ha provato a sdrammatizzare anticipando che «se pioverà non sarà colpa del sindaco», riferimento scherzoso alla durissima polemica con Alemanno durante la nevicata di febbraio. «Un gesto simpatico per evitare di strumentalizzare gli eventi atmosferici», ha ribattuto il sindaco. 

La Protezione civile romana, in coordinamento con quella regionale e nazionale, è in preallerta. Saranno schierati oltre 1200 uomini, la metà vigili urbani che sorveglieranno i fiumi - Tevere e Aniene - e gli altri corsi d'acqua, l'altra metà operatori e volontari di Protezione civile, Ama (municipalizzata dei rifiuti) e Servizio giardini. Nei due giorni che precedono la tormenta è necessario ripulire le caditoie e i tombini - impiegate 10 squadre con mezzi pesanti - ed effettuare altri interventi di prevenzione. Soprattutto in certe zone la scarsa manutenzione ha provocato disastri nel recente passato. E anche stavolta le aree più a rischio sono il litorale, la Tiburtina, Prima Porta e Piana del Sole, secondo i comunicati ufficiali. Ventimila sacchetti di sabbia serviranno per la protezione delle zone di esondazione del Fosso di Pratolungo e lungo gli argini del Canale Palocco all'Infernetto. 

Ma ci sono anche una serie di misure di «autoprotezione» che i cittadini possono adottare, ricorda il direttore della Protezione civile di Roma Tommaso Profeta. Tra questi, limitare gli spostamenti all'indispensabile, mettendo le auto al sicuro in caso di allagamenti, anche per non ostacolare i soccorsi; se si abbandona la casa chiudere acqua, gas e luce; mettersi subito in salvo, senza pensare ai propri beni; porre paratie a protezione dei locali al piano strada e chiudere o bloccare le porte di cantine o seminterrati; non avventurarsi su ponti o in prossimità di corsi d'acqua; aiutare anziani, bambini e disabili. Per il resto, seguire su tutti i mezzi di informazione i messaggi delle autorità. Il conto alla rovescia è iniziato.

Allerta anche a Fiumicino. Anche nel comune di Fiumicino è stato attivato un Coordinamento di Protezione civile. Anche la zona costiera, infatti, dovrebbe essere investita da eventi temporaleschi. La conferma arriva dal sindaco Mario Canapini: «Nessun allarmismo: è solo un livello di allerta e, come già in passato, abbiamo attivato un coordinamento con tutti gli enti coinvolti, dalle associazioni di protezione civile, alla vigilanza urbana che monitoreranno viabilità, scuole, ecc. Allo stesso tempo il Consorzio di bonifica per il controllo dei canali. Per quanto riguarda il Tevere non abbiamo alcun motivo di preoccupazione».

sabato 13 ottobre 2012

RISCHIO POLMONITI


Influenza, è rischio polmoniti. Gli esperti: "Fare il doppio vaccino"


Il virus dell’influenza può aprire la strada alla polmonite da pneumococco? La risposta è sì. Gli anziani e le persone affette da patologie croniche sono i più suscettibili a complicanze non tanto a causa della semplice influenza, quanto perché intervengono infezioni batteriche secondarie. Proteggersi dai rischi dello pneumococco è oggi possibile anche per gli anziani, grazie alla disponibilità di un vaccino coniugato 13valente già usato nei bambini, adatto anche alle persone che hanno le difese immunitarie “arrugginite” dall’età e da altre patologie poiché in grado di stimolare una maggiore quantità di anticorpi protettivi.

“Ogni momento è buono per un soggetto fragile per essere vaccinato, poiché la vaccinazione anti-pneumococcica non presenta una stagionalità. Tuttavia, si può approfittare della campagna di vaccinazione anti-influenzale per effettuare anche il vaccino pneumococcico, quando le persone anziane e affette da malattie croniche sono già sensibilizzate alla prevenzione”, afferma Fabrizio Pregliasco, Ricercatore del Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università degli Studi di Milano.

Un recente studio pubblicato su Vaccine nel 2011[1], che ha coinvolto 1.160 pazienti con l’obiettivo di valutare la sicurezza e l’efficacia della co-somministrazione, ha confermato infatti che le due vaccinazioni possono essere somministrate nella stessa occasione, su braccia diverse, senza rischi di interferenze o di una riduzione della protezione. Il vantaggio è che diversamente dalla vaccinazione anti-influenzale, che va ripetuta annualmente, il vaccino pneumococcico si somministra un’unica volta.

Lo pneumococco è un batterio presente nel cavo naso-faringeo di tutti noi e che, in condizioni di maggiore vulnerabilità, diventa causa di polmoniti anche gravi e setticemie. “Quando interviene un’infezione virale, si altera tale situazione di equilibrio tra ospite e batterio e la lesione a carico dell’albero respiratorio induce la penetrazione dei batteri. – spiega Francesco Blasi, Professore di Medicina Respiratoria dell’Università degli Studi di Milan. – In particolare, l’influenza è associata allo Streptococcus Pneumoniae e lo Staphylococcus Aureus. Ciò è noto sin dalla pandemia spagnola dei primi del ‘900 ed è stato confermato anche nell’ultima pandemia influenzale di pochi anni fa, in cui gran parte delle infezioni gravi era legata alle infezioni batteriche.”

L’infezione da pneumococco colpisce prevalentemente i bambini fino a 2 anni e, negli adulti, vede l’incidenza salire dopo i 50 anni e raggiungere il suo picco dopo i 65. In questa fascia d’età, in particolare, è responsabile sino al 40% di tutti i casi di polmonite. In soggetti con oltre 50 anni in cui sono presenti ulteriori fattori predisponenti, come malattie croniche cardiovascolari e respiratorie (bronchiti croniche o asma), si va incontro più facilmente a infezioni profonde. Inoltre, in questi casi il rischio di sfociare nella cosiddetta setticemia è ovviamente più alto.

“L’influenza facilita la penetrazione della polmonite e le sovra-infezioni. Esistono delle casistiche in cui il 10% circa degli ultra 65enni presenta delle complicanze infettive dell’influenza. Le polmoniti negli anziani hanno però lo svantaggio di essere subdole, senza l’evidenza di malattia che si riscontra nell’adulto. Questo ha come conseguenza il fatto che, spesso, non si percepisca l’importanza della vaccinazione, anche se negli over 65 la malattia può far precipitare le condizioni di salute cardiache e respiratorie” – aggiunge Pregliasco.

Per fornire maggiori informazioni sui rischi dello pneumococco è da oggi on-line il sito www.infopneumococco.it, un vero e proprio spazio dedicato alle infezioni da pneumococco e agli strumenti per proteggersi.

“Siamo lieti di offrire il nostro supporto e patrocinio a questa importante campagna di sensibilizzazione che vede in primo piano il riconoscimento e la valorizzazione della prevenzione", afferma Giuseppe Di Maria, Presidente della Società Italiana di Medicina Respiratoria. "La vaccinazione è importante per evitare le polmoniti da pneumococco e le riacutizzazioni delle patologie respiratorie croniche e per ridurre l’ospedalizzazione e la mortalità per cause respiratorie".

venerdì 12 ottobre 2012

VUOI UN SENO SODO? ECCO COME...


10 trucchi per un seno sodo, perfetto e più voluminoso

Preservare le proprie "curve" dalla perdita di tonicità e migliorarne l'aspetto, adottando dei semplici rimedi naturali.


Come migliorare l’aspetto del proprio seno, rendendolo tonico, più voluminoso e sodo? Per ottenere un bel decolleté, è necessaria tanta pazienza, sacrificio e costanza, ingredienti indispensabili per raggiungere il proprio obiettivo.

1) Alimentazione

Molti cibi consentono di ridurre il rischio di contrarre un tumore al seno. Alla luce di ciò, è bene non farsi mai mancare alimenti come: arance, zucca, limoni, carote, unitamente a mirtilli, noci, avocado e pesce.

I suddetti alimenti sono infatti ricchissimi di antiossidanti, vitamine, beta carotene e acidi grassi omega-3, l’ideale per contrastare l’insorgere dei tumori.

2) Fare sport

Allenandosi regolarmente sarà più facile contrastare gli estrogeni presenti nell’organismo, con una conseguente riduzione del rischio di contrarre un tumore al seno. Come se non bastasse, allenandosi in maniera regolare sarà molto più semplice avere un seno sodo.

3) Scegliere la taglia giusta del reggiseno

Stando alle statistiche, 7 donne su 10 usano un reggiseno di taglia errata. Un errore non di poco conto, visto che alla lunga ciò potrebbe provocare disturbi come irritazione della pelle, cattiva postura e problemi respiratori.

Come se non bastasse, indossare un reggiseno di taglia errata alla lunga può causare gravi danni ai legamenti del seno, finendo con il provocare cedimenti e dolori. Sarebbe dunque bene misurare il proprio seno, dato che quest’ultimo è spesso interessato da cambiamenti, munendosi di supporti adeguati.

4) Utilizzare il make up sul seno

Grazie al make up è possibile dare l’illusione di avere un seno molto più voluminoso. Il trucco sta nell’usare un fondotinta opaco tra i due seni. Ne deriverà un effetto ombra estremamente sexy.

5) Creme specifiche

Adoperando delle creme specifiche per il seno o rassodanti (occhio alla qualità), sarà molto più semplice rendere la pelle del seno più elastica e di conseguenza, contrastare i cedimenti.

6) Palparsi

L’autopalpazione è il modo migliore per capire se sono presenti o meno dei noduli. Al di là di ciò, sarebbe bene sottoporsi ad una visita specialistica almeno una volta all’anno.

7) Niente sigarette

Il fumo, oltre a causare malattie ai polmoni, è in grado di provocare il cancro al seno. Senza contare che il fumo va ad invecchiare la pelle in maniera precoce.

8) Protezione dai raggi solari

I raggi Uva sono particolarmente dannosi per la pelle, poichè oltre a provocare tumori, agevolano l’invecchiamento della stessa. Per tale ragione sarebbe bene usare sempre una protezione solare adeguata.

9) “Il giusto sostegno”

Durante il lavoro e l’attività fisica, il seno tende a muoversi di continuo. Un reggiseno inadeguato e fragile, finirà per causare danni ai legamenti con un conseguente incurvamento del seno. Per questo motivo, sarebbe bene indossare un reggiseno più robusto in queste occasioni.

10) Occhio alla postura

Quando si superano gli “anta”, è facile ritrovarsi con un seno cadente. Come prevenirne il decadimento?  Semplicemente migliorando la flessibilità di spalle e torace.

SCOPERTO UN PIANETA DI DIAMANTE


Localizzato nella Costellazione del Cancro, dista 40 anni luce dalla Terra rispetto alla quale presenta un raggio di lunghezza pari al doppio.



Una scoperta che può essere definita “preziosa” davvero in tutti i sensi quella realizzata da un team di scienziati statunitensi e francesi. Parliamo di un pianeta costituito interamente di diamanti. Localizzato nella Costellazione del Cancro e denominato 55 Cancri E, fu scoperto nel 2004 e misurato per la prima volta nel 2011 dal Telescopio Spaziale Spitzer, imponendosi all’attenzione per avere un raggio doppio rispetto a quello della Terra.

Lo scenario che si è aperto agli occhi degli astronomi è quello di un pianeta realizzato di diamanti. Pianeti e planetoidi costituiti da diamanti erano già stati individuati in passato. 55 Cancri, però, è il primo pianeta, di tali dimensioni che, individuato, orbita regolarmente attorno alla propria stella. Tra le altre caratteristiche del Pianeta, degne di nota, è da evidenziare sicuramente una velocità attorno alla propria stella della durata di circa 18 ore. La temperatura si aggira attorno ai 1,648 gradi. La massa è circa 8 volte superiore a quella della Terra.

Lo studio sull’appetibile pianeta 55 Cancri è stato condotto da una team di esperti della Yale University e dell’istitute de Reccherche En Astrophysique et Planetologie dell’Università di Toulouse, in Francia. Nikku Madhusudhan, astronomo e ricercatore di fisica,  sostiene che la superficie di 55 Cancri sia dunque ricoperta di grafite e diamante, piuttosto che di acqua e granito.

giovedì 11 ottobre 2012

L' ALDILA' ESISTE

Neurochirurgo di Harvard si sveglia dal coma e rivela: ‘L’aldilà esiste’



 

C’è vita dopo la morte? Una delle eterne domande dell’umanità forse ha trovato una risposta, almeno a fornirla è il professor Eben Alexander, stimato neurochirurgo americano dell’università di Harvard, il quale nel 2008 rimase in coma sette giorni a causa di una rara forma di meningite. Quella breve esperienza di ‘vita sospesa’ è diventata ora un libro, intitolato Proof of Heaven, in cui il medico sostiene di aver visitato l’aldilà. Il paradiso esiste, ed è un luogo ‘incommensurabilmente più in alto delle nuvole, popolato di esseri trasparenti e scintillanti‘, sostiene l’autore del libro.

Come tutti gli uomini di scienza, il professor Eben Alexander era profondamente scettico sull’esistenza di una vita dopo la morte, anche di fronte ai racconti di esperienze ultraterrene dei suoi pazienti: c’è voluta un’esperienza in prima persona a fargli cambiare idea, quando venne ricoverato d’urgenza in uno degli ospedali dove aveva lavorato, il Lynchburg General Hospital in Virginia, dove il neurochirurgo rimase per sette giorni tra la vita e la morte, immobile e privo di conoscenza. Ma mentre il suo corpo e il suo cervello non davano segni vitali, in realtà il professore, stando alle sue parole, stava compiendo un viaggio incredibile ‘in un mondo di nuvole bianche e rosa stagliate contro un cielo blu scuro come la notte e stormi di esseri luminosi che lasciavano dietro di sé una scia altrettanto lucente‘, dove l’udito e la vista diventavano una cosa sola, in cui, come racconta il diretto interessato al settimanale Newsweek che lo ha intervistato, ‘potevo ascoltare la bellezza di questi esseri straordinari e contemporaneamente vedere la gioia e la perfezione di ciò che stavano cantando‘.

Il professor Alexander sostiene di essere stato accompagnato per buona parte del suo viaggio da una misteriosa ragazza bionda dagli occhi blu, incontrata per la prima volta su un tappeto di milioni di farfalle dai colori sgargianti: la donna aveva uno sguardo di amore assoluto, superiore a quello sperimentabile nella vita reale, e parlava senza emettere parole, ‘come un dolce vento‘ che gli ha inviato messaggi tipo ‘tu sei amato e accudito‘, ‘non c’è niente di cui avere paura‘, ‘non c’è niente che tu possa sbagliare‘, ma anche ‘Ti faremo vedere molte cose qui. Ma alla fine tornerai indietro‘. Alla fine di questo viaggio il neurochirurgo si è ritrovato in un vuoto immenso, un esteso buio illuminato solo da una sfera brillante, ‘una sorta di interprete tra me e l’enorme presenza che mi circondava. È stato come nascere in un mondo più grande e come se l’universo stesso fosse un gigantesco utero cosmico. La sfera mi guidava attraverso questo spazio sterminato‘. Il professor Alexander si dice consapevole di quanto il suo racconto risulti straordinario, e che lui stesso non avrebbe creduto a questa realtà se gliela avessero riferita: ma se anche uno scettico razionalista come lui afferma l’esistenza dell’aldilà, forse c’è qualcosa di vero. O no?


IRPEF TAGLIATA PER I REDDITI


Legge stabilità, Irpef tagliata per i redditi
più bassi. Ma l'Iva aumenta di un punto
Sforbiciata alla Sanità e stretta sui permessi per i disabili. Subito la Tobin tax. Imu alla Chiesa dal 2013. Arriva "Cieli bui", risparmi anche sulla luce


ROMA - Il governo taglia le tasse. La legge di stabilità, che il Consiglio dei ministri ha approvato nella notte dopo oltre sette ore diriunione, a sorpresa contiene la riduzione di un punto dell'Irpef sulle aliquote più basse a partire dal 2013. Ma non azzera però completamente, come sembrava in un primo momento, l'aumento di due punti dell'Iva che sarebbe partito a luglio: l'aliquota massima dell'imposta crescerà invece di un solo punto dal 21 al 22%. 

IL COMUNICATO DI PALAZZO CHIGI

Le misure. Il provvedimento contiene poi nuovi tagli per Regioni, sanità e pubblico impiego, con il blocco confermato degli aumenti deglistatali. C'è anche una stretta sui permessi previsti dalla legge 104 per i disabili o per la cura di parenti affetti da handicap, con la retribuzione per i giorni di permesso (tre al mese) scende al 50%. 

Il calo dell'Irpef partirà dal 2013 e riguarderà le due aliquote più basse: quella del 23% (fino a 15mila euro di reddito) scende al 22 e quella del 27% (da 15.001 a 28.000 euro) al 26%. L'operazione ha un costo per le casse dello Stato di circa 5 miliardi. 

Monti: la disciplina dei conti paga. «Oggi possiamo vedere e toccare con mano che la disciplina bilancio paga e conviene perché ci ha consentito di non dover rincorrere di continuo la congiuntura e che ci si può permettere qualche moderato sollievo» come «un inizio di riduzione dell'Irpef», ha commentato il premier Mario Monti durante una conferenza stampa tenuta dopo le 2 di notte. 

TUTTE LE MISURE DELLA LEGGE DI STABILITA'

Il costo per la riduzione della prima aliquota Irpef, che si applica su tutti i redditi, è di 4 miliardi, quello del secondo scaglione vale un altro miliardo. Sotto i 7.500 euro, che è la soglia di no tax area, non accade nulla. Tutelati anche i redditi fino a 15.000 euro che non verranno toccati nemmeno nelle detrazioni e nelle deduzioni. Sopra questa soglia, invece, scattano i tagli alle agevolazioni fiscali: arriva un tetto di 3.000 euro alle detrazioni e per molte deduzioni (ma non su quelle per la sanità) viene introdotta una omogeneizzazione, con una franchigia di 250 euro.

Il taglio dell'Irpef era stato annunciato in tv dal sottosegretario all'Economia Gianfranco Polillo e in un primo momento smentito da Palazzo Chigi.

Subito la Tobin tax. Il governo ha poi deciso di introdurre «già da subito» la tassa sulle transazioni finanziarie, ha affermato il ministro dell'Economia Vittorio Grilli dopo il varo della Legge di Stabilità. Il governo si dice convinto che le misure siano coerenti con gli accordi presi in sede europea ma si dice anche pronto a «fare gli aggiustamenti necessari». Grilli ha precisato che dal «bollo» sulle transazioni finanziarie sono esclusi i titoli di Stato. 

Tobin tax, sì di 11 paesi europei

Imu per la Chiesa dal 2013. Il governo ha inoltre modificato il testo della legge riguardante l'Imu per gli immobili non commerciali e quindi anche della Chiesa in modo da definire il quadro regolatorio «in tempo per il periodo annuale di imposta» che decorre dal 1 gennaio 2013.

A regime, il risparmio derivante dalla spending review sarà di 3,5 miliardi, si legge poi nel comunicato di Palazzo Chigi. Le nuove misure di razionalizzazione della spesa pubblica si basano su un censimento di spesa «aggredibile» pari a circa 50 miliardi: 11 miliardi per l'acquisto di farmaci, 7 miliardi per i dispositivi medici e 32 miliardi di acquisti per gli investimenti. 

"Cieli bui". Per riuscire a risparmiare sulla corente infine le notti saranno meno ricche di illuminazione artificiale.